28/07/2017
Agriterapia: in corso un importante tirocinio lavorativo. Agricoltura sociale
La nostra Herasmus Coop. Soc. ha partecipato all’avviso pubblico per la "Presentazione di progetti per l’attivazione di tirocini per persone con disabilità grave e handicap intellettivo e psichico”.
La convenzione, in maniera tecnica, si sviluppa tra il soggetto promotore e il soggetto ospitante:
- Soggetto promotore: Osservatorio Economico per lo Sviluppo della Cultura Manageriale d’Impresa (OESCMI)
- Soggetto ospitante: Herasmus Coop. Sociale ARL
Il progetto presentato, e accettato, riguarda l'‘Agricoltura Sociale’: un’attività rivolta a persone disabili che trovano in essa un luogo vocato al recupero, al reinserimento sociale e lavorativo, costituisce un contesto più favorevole all’inserimento lavorativo di disabili gravi rispetto ad altri settori lavorativi: maggiore flessibilità dell’organizzazione del lavoro, sia in termini di orario che di mansioni; attività che variano con la finalità terapeudica-inclusiva del rapporto con la vita che l’agricoltura consente. Attività che impiega le persone in un contesto più confacente alle diverse attitudini e abilità di ciascuno. L’agricoltura è più idonea al recupero sociale di un ambiente industriale perché, mettendo le persone in contatto con il ciclo della natura e della vita, aiuta a conseguire maggiori livelli di autonomia e di senso di sé, rispetto ad altri tipi di attività più ripetitive, frustranti e spersonalizzanti, permettendo di dare un senso più compiuto alla propria vita e di ritrovare la propria integrità, interezza, identità e quindi autostima. Le attività in agricoltura, varie a seconda delle colture e delle stagioni, consentono la valorizzazione delle specifiche capacità. L’agricoltura è fatta di mansioni semplici e concrete.
PERCORSO FORMATIVO E FINALITA’ – Alla base del progetto abbiamo sempre la promozione di nuove forme di terapia, di riabilitazione e d'integrazione lavorativa dei soggetti svantaggiati. L'agriterapia è l’attività più idonea al recupero mettendo le persone a contatto con il ciclo della natura e della vita, tutto questo migliora l’autonomia e il senso di sé, rispetto ad altri tipi di attività più ripetitive e spersonalizzanti. Spesso fonti esse stesse di disagio personale. L’attività del tirocinio lavorativo si esplicherà in una vera e propria attività agricola sul campo. Ai singoli partecipanti vengono affidati dei compiti di responsabilità nella cura delle piante (connessi a moduli formativi più teorici volti alla conoscenza delle loro caratteristiche, della loro crescita e cura) con varie finalità, dallo sviluppare un nuovo modello di inclusione socio-lavorativa, al promuovere la costruzione di una rete con le realtà agri-sociali del territorio.
PARTECIPANTI E STRUMENTI – In questo progetto partecipano quattro utenti: Raffaele, Roberto, Giovanni e Antonio. Tutti entusiasti e immedesimati nel contesto. Contesto che, è utile sottolineare, è composto da un terreno di 1.500 mq (con ulivi e alberi da frutta), una serra dotata di tutte le specifiche tecniche e degli impianti necessari (tutto in perfetta regola con le normative di sicurezza e sanitarie di legge obbligatorie, ndr.).
Il progetto è ben strutturato e adatto ai partecipanti che, immersi nel verde, riescono a sentirsi complici di un’attività importante come quella del corso della vita della natura. Apprezzano il loro lavoro con stimolo e soddisfazione nel vedere i ‘frutti’ del loro fare.
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